La travagliata strada per la Moncloa

Torniamo a parlare delle elezioni spagnole e del futuro della monarchia iberica

, by Nicola Riccardi

La travagliata strada per la Moncloa

La notizia era nell’aria. Gli entourage del Partido Socialista e Junts hanno trovato un accordo di governo che passa attraverso la definizione di un’amnistia per gli indipendentisti catalani. Jordi Turull, segretario generale di Junts, e Santos Cerdán, segretario all’organizzazione del PSOE, riuniti a Bruxelles in questi giorni, hanno definito i termini dell’accordo.

Come riporta El Pais, questa mattina un piccolo gruppo della direzione del partito indipendentista catalano si sta dirigendo a Bruxelles per partecipare alla cerimonia di formalizzazione dell’accordo.

Il leader di Junts, Carles Puidgemont, che dopo il risultato elettorale del 23 luglio era diventato la chiave di volta per la governabilità del Paese, si prepara a tornare in Catalogna, dopo sei anni di fuga dalla giustizia spagnola. La chiusura di quest’accordo non ha certamente lasciato indifferenti le opposizioni che nei giorni scorsi hanno letteralmente assediato la sede del Partido Socialista a Madrid. La Calle de Ferraz è stata oggetto di un vero e proprio attacco da parte dei manifestanti di destra ed estrema destra.

Dopo aver appreso che il governo spagnolo stava procedendo con l’approvazione di una legge d’amnistia per i catalani indipendentisti per i fatti del 1 ottobre 2017, il Partito Popolare (PP) e Vox si sono lanciati in una competizione per guidare le reazioni di protesta. Entrambi i partiti hanno organizzato manifestazioni e atti pubblici contro la misura di grazia. Il PP ha in un primo momento condiviso le critiche di Vox sulla polizia riguardo alla prima notte di tensioni a Madrid, ma in seguito alla crescente violenza nelle proteste, i Populares hanno cambiato la loro posizione e hanno condannato la violenza. Nel frattempo, Vox ha sostenuto che la reazione violenta della piazza è responsabilità del ministro dell’Interno e ha accusato il PP di essere “pusillanime”. Se la deputata di Vox in Almeria, Rocío de Meer parla di “mobilitazione permanente”, Santiago Abascal parla di gGolpe e ribadisce che questo accordo tradisce i principi fondamentali della Costituzione equiparando Sánchez ad un Tiranno..

La diversa intensità di reazione tra PP e Vox ha creato dissapori nel blocco delle destre. I due partiti stanno cercando di mantenere la tensione nelle strade, nonostante le proteste si stiano facendo sempre più violente. Sei gli arresti e 39 le persone rimaste ferite negli scontri con la Polizia. I popolari hanno convocato manifestazioni in tutta la Spagna per domenica, mentre Vox continua a chiamare i manifestanti a radunarsi davanti alla sede del PSOE.

In questa fase particolarmente delicata, il premier Sánchez dovrà dimostrarsi capace di ribassare la tensione nel Paese, giungere in fretta ad un accordo di governo, riaprire il dibattito sulla convivenza nel Paese ed evitare fratture nella sua futura coalizione di governo. Una sfida come sempre non semplice in un Paese da sempre attraversato da aspirazioni diverse e faglie di crisi difficili da rimarginare.

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